fashion in Meiji period Japan
ARTE,  CULTURA,  MODA,  STORIA

Uniformi e corsetti alla corte del Crisantemo: la moda vittoriana nel Giappone Meiji

Fra tutte le trasformazioni che il Giappone Meiji dovette affrontare, una delle più radicali e affascinanti fu sicuramente quella legata al mondo della moda e al sistema di abbigliamento. La prima comparsa della moda europea sul territorio giapponese avvenne all’interno dei quartieri residenziali per stranieri delle principali città portuali della costa orientale, come Tōkyō e Yokohama. Dopo l’apertura dei porti, infatti, vedere persone di etnia caucasica passeggiare per le vie della città divenne un evento sempre più comune e il loro abbigliamento non passò certamente inosservato. La forte curiosità dei locali per questo modo di vestire così esotico fu tale che molti artisti di ukiyoe 浮世絵 decisero di accantonare i temi più tradizionali della loro arte per potersi dedicare alla raffigurazione di persone e ambientazioni dei quartieri per stranieri. Conosciute con il nome di Yokohamae 横浜絵, tali stampe raggiunsero una discreta popolarità nella seconda metà del diciannovesimo secolo, in quanto molto spesso unica possibilità che gli abitanti delle campagne avevano per poter entrare in contatto con la nuova realtà estera. A occuparsi di Yokohamae furono soprattutto gli allievi della scuola Utagawa e fra i temi più rappresentati vi erano solitamente scenari e paesaggi dei quartieri stranieri, ma anche soggetti umani come uomini in divisa militare o abito scuro da giorno e donne con indosso il caratteristico “modello crinolina” molto in voga nell’Europa di quel tempo. Uno degli artisti più noti di questo stile fu sicuramente Utagawa Sadahide, le cui stampe raffiguravano spesso degli spaccati di vita della Yokohama di fine epoca Edo, in cui nobili uomini e donne originari di Europa e Stati Uniti si preparano per uscire dalle loro residenze in stile vittoriano e fare una passeggiata fra le vie della città mescolandosi con i suoi abitanti. Degna di nota è sicuramente la precisione quasi maniacale con cui Utagawa Sadahide rappresentava i numerosi e intricati dettagli degli abiti indossati dai soggetti femminili, gioielli e accessori compresi, enfatizzando addirittura i volumi delle crinoline e delle silhouettes messe in risalto dai corsetti. Ciò nonostante, Sadahide non rinunciò comunque a dar loro una fisionomia facciale non così diversa da quella delle bijin 美人 raffigurate negli ukiyoe più canonici.
Utagawa Sadahide歌川貞秀, Two Portuguese Women, ink and colour on paper, 1860, British Museum, London
Utagawa Sadahide 歌川貞秀, Two Portuguese Women, ink and colour on paper, 1860, British Museum, London
Utagawa Yoshitora, Returning Sails at the Wharves 波止場之規範, ink and colour on paper,1861, MET NY
Utagawa Yoshitora, Returning Sails at the Wharves 波止場之規範, ink and colour on paper,1861, MET NY

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